Cover crop: per la salute dell’ambiente

Le cover crop, come dice la parola stessa, sono delle colture di copertura.
Vengono quindi utilizzate fra le colture principali per ripristinare il terreno.
Generalmente si utilizzano miscugli di due o più specie, le cui principali caratteristiche non sono quelle di dare dei benefici economici direttamente e nell’immediato, bensì indirettamente ed in un  lasso di tempo più ampio.
Inoltre favoriscono il miglioramento ed il riequilibro delle caratteristiche del terreno, condizioni mediante le quali risulta possibile l’ottenimento di produzioni più elevate e di qualità superiore.

I vantaggi sono numerosi

  1.   Aumento della sostanza organica: salvaguardano ed aumentano il contenuto della sostanza organica e di composti umidi stabili del terreno, grazie alla riduzione delle lavorazioni ed alla biomassa formata, accrescono la disponibilità degli elementi nutritivi delle piante le quali se opportunamente micorrizate saranno in grado di assorbire l’alimento direttamente dalla sostanza organica invece che solo dalla soluzione circolante.
    2)    Fissazione dell’azoto: in presenza di leguminose opportunamente inoculate, e attraverso il loro sovescio viene favorita la creazione e la disponibilità di riserve di azoto a lenta cessione, nonché di fosforo e potassio assimilabile.
    3)    Maggior resistenza del terreno: proteggono il suolo dalle piogge battenti che tendono a peggiorarne la struttura e riducono nelle aree collinari i fenomeni di ruscellamento e di erosione; tra l’altro, rallentano la velocità dell’acqua meteorica, permettendone una maggiore infiltrazione e quindi la costituzione di una maggiore riserva idrica.
    4)    Maggior composizione nella flora batterica e fungina: contribuiscono alla formazione di un terreno sano e più vivo, in virtù della composizione di una flora batterica e fungina più equilibrate, in cui risultano aumentati gli organismi antagonisti e predatori a scapito di quelli dannosi.
    5)    Ostacolo e competizione delle malerbe: Un più basso sviluppo delle malerbe, rispetto ad un terreno nudo; in particolare, le radici di alcune cover crops, come la Senape e la Facelia tanacetifolia, liberano sostanze che inibiscono fortemente la crescita delle infestanti.
    6)    Minor difficoltà nella lavorazione del terreno: gli apparati radicali, di diversa conformazione ed estensione, effettuano una vera e propria lavorazione del suolo, arieggiandolo e contribuendo al miglioramento della sua struttura, con conseguente risparmio di carburanti e diminuzione dei fenomeni di erosione del terreno.
    Grazie al ridotto numero di lavorazioni del terreno (fatto quest’ultimo che evita la formazione della suola di lavorazione),  si ha un minore dispendio energetico ed una fertilità maggiore data dal non ossidamento del terreno.
    7)    Recupero elementi nutritivi: minore lisciviazione degli elementi nutritivi durante i mesi piovosi, specie l’azoto, in quanto assorbiti dalle cover crop che successivamente con il loro interramento li rimetteranno in circolo sotto forma organica.

Agricoltura biologica

L’utilizzo delle Cover crop favorisce il ripristino dei nutritivi del terreno senza ricorrere a soluzioni chimiche. Queste antiche procedure sono state riprese soprattutto nell’ambito dell’agricoltura biologica.

Seminart propone una serie di miscugli e di essenze selezionati per rispondere alle esigenze dei più attenti agricoltori.

Share This